lunedì 4 aprile 2011

SI RIPRENDE! Il cammino continua, la destinazione è chiara, il percorso ed i mezzi decidiamoli insieme.

Alle volte una pausa di riflessione è necessaria. Inoltre, ascoltare gli altri per un po' ti aiuta a chiarirti le idee. Perciò, lasciatemi sperare che i lettori, causali e non, di questo BLOG riescano ad apprezzare quanto questo mio silenzio ed ascolto di 15 mesi ha maturato in me. Un lettera che Massimiliano Sponzilli ha ricevuto e pubblicato poche ore fa sul suo blog (http://massimilianosponzilli.blogspot.com/) mi ha fornito l'occasione per riavviare il nostro dialogo e cammino. La riporto anch'io, seguita da un mio commento che ho simbolicamente indirizzato sia a Massimiliano che all'autore, il Sig. Pasquale, di fatto ìn risposta alla sua apprezzabile lettera, ma senz'altro anche una LETTERA APERTA a tutti. Colgo l'occasione del 150° Anniversario dell'ITALIA UNITA per augurare a tutti noi una BUONA ITALIA! ___________________________________ Dal Blog di Massimiliano Sponzilli: Ho avuto l'onore di ricevere questo messaggio che mi fa piacere render pubblico e condividere. ----------------------------------- A voi e alle vostre famiglie buon compleanno come ITALIANI. Io sono siciliano, mia moglie è veneta, due miei figli sono nati a Milano ed il terzo a Ginevra. Ho fatto l'infanzia ad Agira, il liceo a Catania, l'università a Torino, mi sono sposato a Torino, ho lavorato a Torino e a Milano, ho girato il mondo per il mio lavoro e poi son tornato in Italia. Nel mio lavoro ho contribuito allo sviluppo economico e sociale del mio paese, creando col mio team manageriale e con la società che ho diretto (meglio dire con la società che ho inventato, perché era morta e l'ho resuscitata) 10.000 posti di lavoro in Italia - metà al sud e metà al nord - ho dimostrato che si può fare alta tecnologia nel sud Italia, a Catania a Palermo a Napoli ea Lecce. Ho continuato a servire il mio Paese come Vicepresidente di Confindustria creando la piattaforma più avanzata per la ricerca privata della storia repubblicana, adottata dal governo Prodi nel 2007 - per poi essere congelata e sterilizzata dal governo Berlusconi - mi batto per una cultura ed una politica in Italia del risparmio e dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per risolvere la sfida energetica nei prossimi 30 anni. Mi piace la buona tavola, adoro la mia famiglia e più di tutti i miei nipotini, mi commuovo quando leggo i Sepolcri o sento l'inno di Mameli o guardo la Cappella Sistina, o uno delle migliaia di monumenti e capolavori creati nel nostro paese in 3000 anni di storia, mi piace ammirare le belle donne, sono pigro nella cura del mio corpo (son grasso da far schifo), mi sento parte delle tragedie che colpiscono l'umanità, come oggi in Giappone, mi sento responsabile delle miserie e delle povertà nel mondo perché non faccio abbastanza per combatterle, ... sono fiero della nostra storia , della nostra cultura delle nostre ricchezze umane, ...delle nostre campagne....dei nostri scienziati... dei nostri contadini....degli insegnanti e degli operai e degli impiegati che tirano la carretta con dignità......... Insomma sono ITALIANO. L'Italia di oggi è in crisi economica, sociale e sopratutto etica. Il Paese è guidato da anni da una classe politica incapace, dove spesso si trovano individui che fanno solo i propri interessi se non addirittura corrotti o persino condannati per reati vari compresi delitti di mafia. Una grande quantità di cittadini è ipnotizzata da incantatori di serpenti e accetta tutte le frottole che vengono scodellate. Molti altri si sono arresi e accettano tutto come una fatalità. Ma l'Italia ce la farà. Sarà un processo lungo, che durerà forse 15 anni - o meno se c'è un forte sussulto di dignità e di ribellione - ma ce la farà. Buon compleanno ITALIA! (firmato) Pasquale ___________________________________ Caro Massimiliano, caro Pasquale, non so dirvi se ci vorranno 15 anni o meno affinché l'Italia e gli italiani recuperino la propria dignità. Ne' ritengo opportuno affrontare la cosa con bandiere di partito, perché si cadrebbe nella trappola delle regole ipocrite e non scritte che hanno distrutto la vera Politica con la P maiuscola nel nostro paese... e non solo. Ma, sappiatelo, ci stiamo lavorando e siamo in tanti, sempre di più. Peraltro l'eventualità che noi italiani usciamo dall'attuale crisi (che a dir la verità ci attanaglia da 40 anni) è quello che molti nel mondo temono, che noi italiani ci svegliamo. Sarà che siamo alquanto creativi, anche nel cavarcela, e se la nostra creatività non siamo costretti a sprecarla nel trovare modi per sopravvivere o arrangiarci, in genere noi tendiamo creare qualcosa che possa essere messo a disposizione per il bene ed il piacere di tutti (Arte, musica e cultura in genere, scienze e tecnologie, un raffinato design nel vestirsi come in ogni oggetto d’uso quotidiano, perfino il cibo e l'arte di prepararlo e servirlo, ecc.). Non che noi italiani siamo dei "santi", ma forse questo creare in positivo e senza arroganza o supponenza verso nessuno è la conseguenza del fatto che per secoli abbiamo subito l'arroganza altrui. Il che, pur non attaccando nessuno ('ché proprio non rientra nel nostro modo d'essere), mette però in evidenza la pochezza di molti, che solo in assenza degli italiani possono millantare la loro "grandeur" e supposta "superiorità". Temo che questo sia il motivo per cui ancora oggi noi italiani costituiamo un "disturbo" per molti. I fatti internazionali lo mostrano e dimostrano fin troppo spesso, anche di recente. Se poi quattro scalmanati che hanno l'ardire di definirsi "rappresentanti" del popolo italiano (ma che in realtà ben poco possono vantare d'essere stati democraticamente "eletti", vista quella patetica e spudorata buffonata che è l'attuale legge elettorale nazionale) si azzuffano senza alcun ritegno o vergogna facendoci fare un'ulteriore figura di merda davanti a tutto il resto del mondo, perché solo quello sembrano saper fare, senza distinzioni tra maggioranza ed opposizione... Beh, è chiaro che questo offre ulteriori spunti a chi all'estero ci vorrebbe fuori dai piedi! E noi italiani? Le nostre sopracciglia si possono solo inarcare nell'esprimere la nostra perplessità, le fronti si aggrottano nella crescente preoccupazione e le coscienze si rendono conto quanto lavoro in più ci toccherà fare per porre rimedio, come facciamo da sempre, a questi "buffoni di corte"... Perché proprio di una "corte dei miracoli" e di "miracolati" si tratta, gente che se non si fosse rifugiata in "politica" non varrebbe un fico secco. È bene precisare che ci sono molte brave persone in politica; forse sono anche la maggioranza sul piano numerico, specialmente a livello locale. Purtroppo non contano nulla dove e quando si fanno i giochi, poiché il vero potere è in mano a pochi, sempre i soliti, che impongono l'agenda e le scelte chiave a tutto il resto della classe dirigente italiana. Chi osa proporre cose palesemente a favore dei cittadini ma non "gestibili" e "controllabili" dall'alto, viene o eluso illudendolo con enfatici apprezzamenti ufficiali ed assicurazioni che le sue idee vedranno quanto prima la luce (ma quando mai!) dopo un attento vaglio (ah, ecco!), o ripreso in riservata sede perché sia più al servizio del partito e (fuori dai denti) meno rompicoglioni, o definitivamente reietto e messo all'indice. A livello nazionale, basta analizzare il numero sempre più eclatante di parlamentari che nelle ultime 5 legislature sono finiti nel cosiddetto "Gruppo Misto" (di fatto i "senza partito") prima della fine della legislatura. C'è da rimanere perplessi. Purtroppo, una maggioranza di pavidi sta al gioco o abbassa la testa; forse per attendere occasioni meno rischiose per dare sfogo alla propria voglia di fare qualcosa di cui essere fieri e per il Paese; forse anche per non perdere le ricadute economiche che lo stare su quel seggio gli mette in tasca; di certo dimenticando l'art. 67 della Costituzione che ne garantisce l'indipendenza e la dignità di rappresentanti del POPOLO, non dei capi di partito. A livello locale, la musica non cambia molto, specialmente nelle istituzioni regionali che fin troppi interessi toccano; e così nei comuni che contano. Solo in qualche piccolo e dimenticato paesino qualche eletto che ha ben chiaro cosa vuol dire fare gli interessi della comunità lo fa davvero, facendo strabuzzare gli occhi a tutta Italia quando si viene a sapere e facendo esclamare a molti "ma allora è possibile!". Questa maggioranza di politici per bene ma senza potere dovrebbero fare un piacere a se stessi ad ai propri concittadini: rileggersi la COSTITUZIONE ITALIANA. Scoprirebbero che il loro potere gli viene solo (lo sottolineo) dal POPOLO. Perciò, se invece di limitarsi a rimanere ipnotizzati con lo sguardo perennemente verso l'alto, scendessero tra la gente comune, cercassero di capire con umiltà cosa possono veramente fare, e contribuissero a dare voce la popolo come il loro ruolo richiederebbe, quel processo di recupero della nostra dignità potrebbe avvenire in un tempo di gran lunga più breve. Altro che 15 anni! Ma anche senza di loro, credetemi, ci arriviamo. Solo che allora chi non si è umilmente schierato con gli italiani quando ne avevano più che mai bisogno avrà difficilmente un futuro in Politica. Perché la VERA Politica richiede coraggio ed umiltà, spirito di servizio e volontà di dare e darsi per il bene di tutti, anche a costo di rimetterci di tasca propria. Ditemi, dove ed in chi vedete queste caratteristiche oggigiorno? Bah, possiamo solo sperare che qualcuno tra costoro si svegli dal torpore in cui la politicaccia all'italiana l'ha rincoglionito. Chiunque prenda man mano coscienza della faticosa ma giusta via verso una vera ResPUBBLICA ed una vera DEMOcrazia deve pazientemente lavorare per aiutare gli italiani tutti a ritrovare la forza di reagire. Ma non facendolo da soli. Dobbiamo anche scrollarci di dosso quella atavica tendenza ad essere un po' troppo individualisti, che tanto ci aiuta a fare di noi dei fantastici "solisti", ma che ci può solo ostacolare nell'affrontare problemi ben più grossi di noi singoli che perciò richiedono un "gioco di squadra"! Uno dei modi con cui ci hanno fin qui tenuti sotto controllo è proprio l'applicazione della regoluccia che gli antichi Romani avevano sapientemente sintetizzato in tre parole: DIVIDI ET IMPERA, cioè: tienili divisi e li comanderai a bacchetta. Dopo i primi 20 anni di Repubblica in cui gli italiani sono stati lasciati LIBERI da giochi di potere e faziosità e, guarda caso, hanno portato il paese e divenire la sesta potenza del mondo, dagli anni '70 la classe politica che conta ed i centri di potere (italiani e stranieri) che la manovrano o influenzano, spaventati dall’anelito di protagonismo dei giovani (’68) hanno inventato di tutto per mettere zizzania tra gli italiani e creare ad arte una perenne "EMERGENZA", additando sempre un "nemico" in casa da combattere, istigando la paranoia e l'odio tra le classi sociali, tra i sessi, perfino tra le generazioni, portando la divisione e lo schema della "politica di parte" dovunque ci fosse un potenziale anelito all'unità d’intenti, com'è stato nel sindacato (non più uno, ma uno per ciascun partito che contasse); e così nell'università, nella sanità, nei ministeri, tra le rappresentanze professionali, ecc. ecc. Perfino i movimenti e le associazioni della cosiddetta "Società Civile" ne sono stati contaminati, eliminando così il loro potenziale dirompente di aria fresca e nuove idee ed assorbendoli nel "gioco politico all’italiana" le cui regole sono finalizzate a mantenere il controllo sempre e solo nelle solite mani. Ultimi in ordine di tempo sono la distruzione del potenziale dell'ISTRUZIONE (scuole ed università, ma lo stilicidio iniziò già a metà anni '70, con un'elegante ed astuta eliminazione di fatto dell'EDUCAZIONE CIVICA nelle scuole del "Regno-di-fatto"!) e della MAGISTRATURA, fin da quando ha osato scoperchiare all'inizio degli anni '90 il marciume della politica, pure lì facendo passare costantemente da oltre 15 anni il messaggio "Italiani! Non fidatevi neanche di loro! Perché sono di parte, come noi!". Non vi ricorda il patetico e masochistico "Muoia Sansone con tutti i Filistei!"? Uno si aggrapperebbe alla speranza di un'opposizione che, una volta eletta e rimpiazzata la dirigenza ed i legislatori del Paese, riporti le cose ad una forma accettabile... E invece no! Un pianto anche su quel fronte! Disattesa la maggior parte delle nostre pie illusioni! Stesso conflitto d'interessi, stessa legge elettorale, stessa virulenza fiscale, troppo poco ciò che è stato migliorato rispetto all'altra parte! Per cui, come non pensare ad un gioco delle parti per darci un contentino e di fatto non cambiare nulla di ciò che veramente conta? Un paese sotto scacco, ecco cos'è l'Italia grazie a questa strategia che va avanti da 40 anni. Lo sanno bene, i poteri forti: possono tenerci sotto controllo solo finché siamo DIVISI. In questo desolante panorama, lasciate che vi porti un messaggio positivo. Come Pasquale ha fatto in passato, io ancora oggi viaggio molto ed in tutto il mondo, spesso vivendoci anche. Sappiate che c'è una maggioranza silenziosa che tifa per noi italiani, perché siamo una fonte di speranza anche per loro, come noi popoli che vogliono riscattarsi. Perciò, diamoci da fare! E, più che altro, impariamo a lavorare insieme e costruttivamente per uno scopo comune, almeno una volta tanto! Tenere le nostre individualità distinte e separate dalle altre significa isolarsi e contare al massimo sulle nostre forze. Mettere insieme le nostre individualità più che sommarle significa moltiplicarle, rendendone il potenziale immenso. Perciò conviene a tutti, perché allora saremmo in tanti, saremmo sufficientemente potenti, e non ci ferma più nessuno. Forse ci renderemo conto che è l'occasione per "vaccinarci" dall’essere solo e sempre "singoli italiani" e diventare finalmente un vero POPOLO ITALIANO, degno della propria SOVRANITÀ costituzionalmente sancita ma mai veramente posseduta ed esercitata solo per mancanza di una vera coscienza di sé e del proprio potenziale. Vostro, Guido De Simone

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