venerdì 21 settembre 2007

IL RUOLO INSOSTITUIBILE DELLA SOCIETA' CIVILE... FINTANTO CHE RIMANE INDIPENDENTE.

IL RUOLO INSOSTITUIBILE DELLA SOCIETA' CIVILE... purché non si faccia trascinare nella "trappola" e non diventi solo una delle tante "PARTI" in campo, perciò rappresentativa solo di una parte del Paese.
------- IL NOSTRO RUOLO DI LIBERI CITTADINI -------
Credo di rivolgermi a persone che, come me, vogliono un'Italia diversa, migliore e decisamente più democratica. Ma se questo è quello che veramente vogliamo, allora la nostra funzione ed il nostro scopo ultimo non è tanto quello di "sostituirci" ad altri quanto quello di trovare il modo per cui chiunque assuma un ruolo di potere, noi inclusi, non possa in alcun modo farne un uso improprio, fino ad "usare" ed "abusare" tutte le altre persone, trattandole da sudditi e costringendole a chiedere per "favore" ciò che costituzionalmente dovrebbe esser loro garantito come un loro "diritto". Intendo dire che non basta sostituire le persone ma deve cambiare il METODO di fare politica facendola diventare una VERA POLITICA ed in particolare che ci siano gli strumenti perché non torni a degenerare nell'attuale FALSA-POLITICA. La FALSA-POLITICA deriva dall'eccessiva importanza e potere dati ai cosiddetti "LEADER", cui viene delegato tutto, cui viene dato troppo potere. Apparentemente sembra un modo "comodo" per levarsi una "rogna" ed affidarla a quel qualcuno, dandoci modo di dedicarci a ciò che ci interessa. In realtà ci stiamo dando la zappa sui piedi, perché stiamo mettendo le nostre vite nelle mani di una potenziale "bomba umana". Qualsiasi essere umano, con troppo potere in mano, può cascare nella trappola della tentazione di farne un uso improprio. Hai voglia a dire poi che è stata colpa sua! Certo, diventa un comodo "capro espiatorio" per nascondere ipocritamente la NOSTRA colpa di aver messo quella persona in tentazione. Ma comunque nel frattempo se il potere è stato male usato siamo proprio noi ad averci rimesso. Le concentrazioni di potere sono le peggiori trappole per un sistema democratico. Perciò un sistema equilibrato si basa su due principi:
  1. NESSUNO DEVE AVERE TROPPO POTERE;
  2. TUTTI, NEL LORO STESSO INTERESSE, DEVONO CONTROLLARE CHE CHI RICEVE LA DELEGA NON NE ABUSI.

Quel "TUTTI" in DEMOcrazia è riferito all'intero DEMOS, a TUTTO IL POPOLO, un Popolo fatto di CITTADINI con l'atteggiamento da "CITTADINI", tutti consci del proprio ruolo, del proprio peso e del proprio POTERE. Perciò, sempre fermo restando che stiamo parlando tra cittadini che vogliono un vero sistema democratico, dobbiamo piuttosto metterci a disposizione delle persone comuni, di tutti gli italiani, aiutandoli, NEL LORO INTERESSE, a trovare la propria strada per scoprirsi e sentirsi CITTADINI e mai più "SUDDITI", tutti membri di UNA COMUNITA', al di là delle diverse idee e dei diversi punti di vista, fino a diventare UN POPOLO UNITO E COSCIENTE DI SE' E DEL PROPRIO FONDAMENTALE RUOLO E PESO DEMOCRATICO. Prima gli italiani capiscono questo concetto, prima vivranno meglio.

Certo, con più responsabilità per i cittadini, perché nessuno si potrà più permettere il lusso di dare la colpa ai politici se sono veramente i cittadini a sceglierli, e perciò, come deve fare ogni cittadino degno di questo nome e conscio che non farlo si rivelerebbe una fregatura per lui, dovranno dedicare del tempo ad informarsi e capire cosa e chi si sta muovendo per la comunità o a suo nome, per poter scegliere chi premiare e chi punire, chi tenere nel ruolo e chi mandare a casa.

Questo è quello che accadrà con le PRIMARIE APERTE.

E quando avremo assemblee legislative elette con le PRIMARIE APERTE (perciò costituite da nostri VERI rappresentanti) non sarà più difficile ottenere altre cose che riteniamo giuste e nel nostro interesse, come la CLASS ACTION, il REFERENDUM PROPOSITIVO, ecc.; tutte cose che comportano maggiore PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI nelle scelte fondamentali e perciò una MAGGIORE RESPONSABILIZZAZIONE dell'intera comunità.

Ma in cambio, ogni persona otterrà il rispetto della sua dignità di cittadina/o.

Tutti consci che la Costituzione non assegna la SOVRANITA' a ciascuno di loro ma AL POPOLO, cioè a tutti loro nel loro insieme. Perciò, prima impariamo ad essere CITTADINI e come tali SOVRANI COME POPOLO, prima impareremo ad essere sovrani nei fatti e non solo a parole. Solo dei CITTADINI, tutti pariteticamente comproprietari del "Condominio Italia", avranno la forza per pretendere il rispetto della propria dignità e di non essere più "comprati" o trattati da "consumatori/schiavi" invece che da cittadini.

------- IL NOSTRO AGIRE DA LIBERI CITTADINI ------- ----------- IL RUOLO DELLA SOCIETA' CIVILE -----------

Per fare questo, non serve creare ulteriori sigle associative o movimenti. Al di là delle simpatie di parte che ognuno di noi può avere, NOI SIAMO PRIMA DI TUTTO CITTADINI, proprio come tutti gli italiani. Ricordarcelo ed avere come nostra "bandiera" solo quella nazionale, significa avere la stessa bandiera di TUTTI gli italiani. Se gli italiani sentono che siamo come loro, cittadini della stessa nazione con gli stessi diritti e doveri, e non dei "politici di parte" che sbandierano una "bandiera" diversa da quella comune a tutti gli italiani, dialogare con loro sarà più facile. Perché dopotutto quello che tutti gli italiani vogliono è poter interloquire con non li tratta dall'alto in basso. Perciò, invito tutti coloro che vogliono un'Italia migliore e più democratica a non creare una nuova sigla, un "altro" movimento, ma a definirvi semplicemente per come la nostra Costituzione ci definisce tutti: CITTADINI. CITTADINI ITALIANI E MAI PIU' SUDDITI. Come tutti gli italiani vorrebbero essere... Vuoi vedere che in poco tempo diventiamo 55 milioni di persone che si muovono all'unisono? [:)] Ed allora chi potrà più metterci i piedi in testa?

------- Le "PARTI POLITICHE" o "PARTITI" -------

I partiti, secondo Costituzione, sono gruppi di cittadini che si sono schierati per un modo specifico di vedere e affrontare le cose ed i problemi.

Ed i partiti, se vogliono ottenere CONSENSO al loro proporsi come interlocutori e risolutori dei problemi della comunità, DOVREBBERO ascoltare quello che tutti gli altri CITTADINI INDIPENDENTI sottopongono, denunciano o propongono loro.

Conseguentemente devono elaborare programmi ed individuare persone candidabili che siano all'altezza del compito di attuare tali programmi.

Infine dovrebbero proporre programmi e candidati a TUTTI NOI CITTADINI ELETTORI INDIPENDENTI per il nostro giudizio.

------- SOCIETA' ITALIANA e SOCIETA' CIVILE -------

Ci sono alcuni dei cittadini indipendenti che non si limitano a dare il proprio giudizio ma che prendono a cuore un tema specifico, lo studiano, ipotizzano una o più soluzioni e spesso gli danno soluzione, operativamente, per esempio, con il volontariato.

Pertanto, di tutta la "Società Italiana" (l'intero popolo) questa è la "Società Civile", la parte più attiva e propositiva della popolazione. Perciò, la SOCIETA' CIVILE è costituita da quei CITTADINI CHE NON SONO DI PARTE, perciò NON SONO IN CAMPO, bensì rimangono sempre "sugli spalti", LIBERI ED INDIPENDENTI.

Dalla "tribuna" dello "stadio della Politica", la Società Civile PROPONE i temi che ha a cuore A TUTTE LE PARTI in campo, perché queste si diano da fare e concorrano a realizzare le migliori soluzioni operative per gestire quei problemi. Il fine della Società Civile è che quel problema della comunità sia risolto, non che lo risolva una parte piuttosto che l'altra. Poi ciascuno di noi, dagli spalti, può anche prendere in simpatia una parte piuttosto che l'altra mentre "in campo" affrontano quel problema e magari arrivare anche a fare il tifo per l'uno o per l'altro. Insomma, se noi siamo la Società Civile, noi restiamo sugli spalti, individuiamo i problemi le esigenze e le aspirazioni, forti dell'esserci dentro o d'essere accanto a chi ne è protagonista, e li poniamo di fronte al naso di tutti coloro che si propongono e chiedono il nostro consenso come risolutori di quei problemi. Pertanto, la VERA POLITICA ha bisogno non solo delle PARTI POLITICHE, cioè di chi è in campo con la propria visione di parte e le proprie formule risolutive, [b]ma anche della POLIS, la POPOLAZIONE[/b], cioè di tutti coloro, egualmente cittadini, che propongono temi e problemi specifici da indipendenti a tutte le parti in campo. Le parti in campo ci sono già. Perciò, non servono tanto ulteriori partiti in campo. Per ridare equilibrio ad un SANO SISTEMA POLITICO quello che serve è la POLIS, ed in particolare quella parte più attiva e propositiva ed indipendente, LA SOCIETA' CIVILE. Senza una società civile indipendente, le parti in campo degenerano. Senza una società civile che proponga loro problemi e sfide, le parti in campo vedono solo se stesse, dimenticano il resto della società e cominciano a guardarsi in cagnesco, diventano parti litigiose ed aggressive e fanno tutto meno che gli interessi della comunità, pensando solo ad aggredirsi con violenza, trasformando il "nostro" Paese nel "loro" campo di battaglia, dove tutto è lecito pur di vincere. Ma su quel campo di battaglia ci siamo anche noi e ci stiamo rimettendo le penne. E quel campo di battaglia è la nostra "casa", la nostra nazione... e ce la stanno distruggendo con questa assurda guerra senza quartiere, a colpi prima di dispetti tra suocere ma poi sempre più pesanti attacchi all'arma bianca. Farsi dirottare a fare solo nuovi partiti significa fare il gioco di chi vuol continuare a giocare senza la scomoda presenza del vero arbitro: I CITTADINI. Peraltro, fare un partito significa andare a giocare ad un gioco le cui regole sono state fatte (e possono essere cambiate) ad arte dai contendenti già in campo, facendo di ogni nuovo contendente un perdente designato. Basta scorrere i fatti di 60 anni di Repubblica per capirlo. Perciò, farsi convincere a fare un nuovo partito è una trappola ed una scelta auto-lesionista. Dobbiamo piuttosto mettere al loro posto e nel loro giusto ruolo i partiti esistenti, rimettendo in equilibrio il sistema. Dopotutto, secondo la Costituzione (art. 49) i partiti sono NOSTRI, i nostri strumenti. Sì, serve la Società Civile. E deve fare sentire la propria voce, potentemente, riportando all'ordine i contendenti, al rispetto reciproco come avversari e non come nemici; a concentrarsi sui problemi e non sul presunto "nemico"; a ricordarsi di essere comunque tutti membri della stessa comunità, SORELLE E FRATELLI DI UN'UNICA FAMIGLIA, L'ITALIA. E poi magari anche dell'intera famiglia Umanità. Guido De Simone http://www.laspedizionedei1001.it/ info@primarie.org[/url

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